Pesanti lacrime non versate,
il martoriato corpo è ricolmo, 
ma dall’arido cuore prosciugate 
come grafiosi col solitario olmo.

L’amara stanchezza tutto pervade, 
china la testa con il cuore stanco,
scrutando l’orrore che sulle strade
ricopre dell’umanità il bianco.

Vuoti, vagano loro di reali orme, 
pregne della falsa indifferenza, 
menzogna di un animo difforme.

Polvere di schegge, della sentenza 
della vile società vermiforme
marchia inesorabile l’esistenza.

Andrea Epicoco

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