“Puoi esprimere te stessa su un palco, lasciandoti tutto alle spalle e aprendo il tuo cuore al pubblico attraverso le parole, la gestualità, le espressioni del tuo volto”

Così scriveva nel 2015 Antonella. Qualche giorno fa sono venuto in possesso di una serie di foto scattate proprio nel 2015, durante le prove e lo spettacolo messo in scena da Dedi Rutigliano a cui Anto partecipò, foto che per la maggior parte non conoscevo.

Dato che sono foto di scena, mostrano Anto che parla, gesticola, si esprime con il volto. Alcune le trovo bellissime.

Mi permettono di rivedere dei particolari che nelle solite “foto ricordo”, in quelle in posa, non si vedono, perché magari quando capita che non c’è il solito sorriso pensiamo che la foto sia venuta male e la cancelliamo. Francesca De Giosa ha invece conservato tutto, e mi ha permesso di rivedere Anto proprio così com’era. Perché è evidente a chi la conosceva che queste sono esattamente le sue espressioni quotidiane, il suo modo di gesticolare, i suoi sguardi.

In queste foto c’è tanto della Antonella che mi porto dentro. Ecco forse cosa voleva dire con la frase iniziale. Sul palco portava tutta se stessa, la Antonella che noi a casa conoscevamo bene, ma che evidentemente non sempre aveva modo di potersi esprimere come avrebbe voluto, tanto che apprezzava un momento in cui “lasciarsi tutto alle spalle” e tornare se stessa. Mi sembra di capire questa frase solo ora.

Alla fine torniamo al nocciolo di quanto ci ha lasciato scritto prima di andar via: accogliamo gli altri per come sono, diamogli la possibilità di esprimere se stessi senza paura di essere incasellati e giudicati, accogliamoli e non lasciamo nessuno indietro e solo.

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Categorie: Memoria